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dal castello |
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Il percorso Il percorso è strutturato su un percorso principale, quattro percorsi di rientro e tre sentieri di collegamento, per una lunghezza complessiva di circa 23 km. Il percorso principale è un lungo anello che si snoda per metà sul lato destro della vallata (Folgaria, Carpeneda, San Valentino, Scandelli, Mezzomonte di Sopra, Mezzomonte di Sotto, Pont, Dietrobeseno con arrivo a Castel Beseno) e per la restante parte sul lato opposto (Castel Beseno, Dietrobeseno, Ondertol, Guardia, Carpeneda ed arrivo a Folgaria). Sosta |
Quando il Castello di Beseno rappresentava uno dei capisaldi del sistema difensivo della valle dell'Adige, questo era il percorso che le ronde utilizzavano per controllare la vallata dal lato che, attraverso Folgaria e il passo Coe, affaccia sul Veneto. Oggi è il nome dato alla via verde che si snoda nella valle del Rio Cavallo, collegando il capoluogo dell'altipiano, Folgaria, a Castel Beseno, utilizzando l’antica viabilità rurale su entrambi i lati della vallata. L’opera, nata su proposta di Elisabetta Monti (in passato già impegnata nella costruzione della "Via della pace" un percorso di trekking che ripercorre il fronte della prima guerra mondiale, oggi titolare dell’azienda agrituristica “La fonte”), accolta dall’Azienda per il Turismo con un convinto sostegno dell’Amministrazione comunale, che ha interessato il Servizio Ripristino della Provincia di Trento. Si sono così sistemati e restaurati il fondo stradale, il piano di calpestio, il consolidamento murario e le vecchie murature a secco; si è proceduto con la regimazione delle delle acque e la messa in sicurezza mediante l’apposizione di recinzioni in legno. Una dedicata segnaletica direzionale e illustrativa guida ora il visitatore lungo i vari percorsi, che costituiscono una rete che offre svariate possibilità di percorrenza. Questa proposta originale miscela la fruizione di un paesaggio rurale alla valorizzazione delle produzioni agricole della zona, dell’agricoltura biologica e di montagna, all'ospitalità; rappresenta un valido esempio di intervento pubblico nella promozione di antichi percorsi coinvolgendo le strutture che potranno dare assistenza ai futuri viandanti, pellegrini o appassionati di trekking e vie verdi. |
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