BOSCO DEI ROCCONI

 

 

Aree di interesse

Toscana - GR

 

E' nella fauna, e soprattutto in quella ornitologica, il principale motivo di importanza dell'Oasi. In particolare, sono presenti nell'area diverse specie di rapaci diurni: oltre ai comuni Gheppio e Poiana, vi nidificano il raro Lanario (simbolo dell'Oasi), il Biancone, lo Sparviero e il Falco pecchiaiolo. Ulteriori rilevanti presenze sono date da Picchio muraiolo e Corvo imperiale, tra gli uccelli, Martora, Puzzola e Gatto selvatico, tra i mammiferi, Ululone dal ventre giallo e Gambero di fiume, per la cosiddetta fauna minore. Sia all'interno dell'Oasi che nei dintorni (zona di Montecchio), sono poi presenti varie grotte, spaccature e crepacci, interessanti sia dal punto di vista strettamente speleologico che per la fauna ospitata.
L'Oasi è visitabile tutto l'anno, con partenza da Roccalbegna o Rocchette di Fazio; previa prenotazione contattando i numeri telefonici

0564/989098

oppure

0564/989115.

 

Per ulteriori informazioni Associazione Pro Loco Semproniano

Tel.0564 987164

OASI WWF

Il "Bosco di Rocconi", 130 ettari di natura selvaggia nascosti nella Toscana meridionale, tra i Comuni di Semproniano e Roccalbegna, è stato il primo acquisto, nell'Aprile 1995, del WWF con l'Operazione "Beniamino".
Si tratta di uno degli ambienti meglio conservati della Provincia di Grosseto, dove la natura, con la formazione delle spettacolari gole rupestri dell'Albegna e del torrente Rigo, e l'uomo, con la creazione di un mosaico di siepi e pascoli, hanno creato un'area di particolare importanza naturalistica.
Il Bosco di Rocconi è composto da una lecceta quasi pura con numerosi alberi secolari, lambita da una meravigliosa formazione di pinnacoli e lame di roccia, da una cerreta con piante vetuste e da un bosco misto in passato governato a ceduo.

Il Centro Recupero animali Selvatici della Maremma - C.r.a.s.M.

Sorto nel 1997 dalla collaborazione tra Delegazione Toscana WWF e Amministrazione provinciale di Grosseto. Le funzioni principali del Centro sono quella di curare animali selvatici feriti, malati o comunque in difficoltà, in vista della loro reintroduzione in natura, e quella della riproduzione in cattività di specie rare o addirittura in pericolo di estinzione.
Una particolarità del C.r.a.s.M., a differenza di analoghe strutture, è quella di poter ospitare esemplari di una qualsiasi delle specie autoctone (
non solo uccelli, ma anche mammiferi e rettili): nel corso del primo anno di attività sono ad esempio stati ricoverati 220 animali di ben 52 specie diverse. La struttura, insieme al Parco Faunistico del Monte Amiata e alla futura Riserva naturale di Pescinello, è inoltre una delle sedi del progetto di riproduzione in cattività del Capovaccaio (organizzato dal WWF Toscana e che nel 1997 ha ottenuto l'importante risultato della prima nascita in cattività del nostro Paese, che è anche una delle uniche tre al mondo).
Accanto alle funzioni principali, il Centro può svolgere anche un'importante ruolo educativo, soprattutto tramite le visite di scolaresche. Naturalmente, per motivi etici, non tutti gli animali ospitati possono essere mostrati (alcuni hanno problemi di particolare gravità o non devono avere contatti con l'uomo per non compromettere le possibilità di reintroduzione), ma una visita al Centro risulta comunque sempre interessante.

Link:

Semproniano

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