Architetto italiano (Roma 1808 - ivi 1882). Allievo e collaboratore di L. Poletti, fu uno degli architetti più operosi a Roma nel secolo scorso; la sua produzione si venne liberando dall'iniziale neoclassicismo per esprimersi in forme neocinquecentesche che segnano il passaggio all'eclettismo architettonico. Costruì la Porta S. Pancrazio (1857) , la facciata esterna di Porta Pia (1868) , l'ingresso al cimitero del Verano, le chiese del Sacro Cuore in Via Marsala e di S. Tommaso di Canterbury, ecc. Si occupò anche di restauri di edifici medievali, con risultati non sempre felici: confessionale di S. Maria Maggiore (iter 3), presbiterio di S. Maria in Trastevere (iter 5), chiesa di S. Marcello in via del Corso, ecc .).
Fu architetto anche suo figlio
Francesco Vespignani (Roma 1842 - ivi 1899), autore, a Roma, delle
chiese di S. Anselmo sull'Aventino e del Sacro Cuore in Via S. Lorenzo.