Scultore danese (Copenaghen 1770 - ivi 1844). Giunse a Roma (1797) quando già si era reso noto in patria per alcune opere di soggetto mitologico e quando già un viaggio in Sicilia e a Napoli gli aveva permesso di conoscere la scultura ellenistica e i bronzetti di Ercolano. A Roma fu attratto nella cerchia di J. A. Carstens, ma studiò anche il Canova e si approfondì nelle teorie del Winckelmann, divenendo presto famoso per il suo classicismo intransigente . Rimasto per tutta la vita a Roma, salvo qualche soggiorno in patria, in Germania e in Polonia, lasciò una produzione abbondantissima , tanto notevole per la sua abilità tecnica, quanto fredda e incolore per l'astratto rigore del suo razionale e levigato modellato. Nella mole immensa della sua produzione vanno almeno ricordati alcuni gruppi mitologici ( Amore e Psiche , 1803; Mercurio , 1818; Le tre Grazie , 1819: tutte a Copenaghen), il mausoleo di Pio VII, in S. Pietro, 1831 (iter 9), il monumento equestre a Massimiliano I a Monaco (1836-39), ecc.