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Pittore italiano (Firenze 1439 - ivi 1507). Scolaro di Neri di Bicci, subì l'influsso di A. Baldovinetti, di Domenico Veneziano e del Pollaiolo, come dimostra la sua prima opera datata ( Madonna , S. Anna e Santi , Berlino; 1474). Già in questa tavola, come in quella successiva con l' Annunciazione e Santi (Louvre) , si riscontrano i limiti dell'arte del Rosselli; inespressività delle figure, incapacità di cogliere la sintesi prospettica dello spazio, riduzione degli elementi cromatici a puri effetti decorativi. Nonostante questi difetti, ottenne l'incarico di eseguire tre riquadri nella cappella Sistina: Ultima cena; Predica sul monte; Adorazione del vitello d'oro (iter 9) , per i quali si servì della collaborazione di Piero di Cosimo. Migliori degli affreschi della Sistina, che per la loro esteriore preziosità piacquero al papa committente ma meritarono al pittore la scoperta critica dei suoi colleghi di lavoro, risulta la Processione del Sacramento (Firenze; S. Ambrogio), ove non mancano ritratti osservati acutamente dal vero. lavorò anche all'Annunziata di Firenze e lasciò numerose altre tavole. Ebbe tra i suoi alunni fra' Bartolomeo e Piero di Cosimo, che superarono di gran lunga il mediocre eclettismo del maestro. |