Pittore italiano (Forlì 1438 - ivi 1494). Si formò su Piero della Francesca, le cui opere conobbe ad Urbino, dove soggiornò alla corte dei Montefeltro e dove sembra desse i disegni per alcuni pannelli dello studiolo del duca Federico, poi eseguiti da Giusto di Gand e da P. Berruguete. Sua prima opera resta l'affresco (1477) con la Fondazione della Biblioteca Vaticana , ora staccato e conservato nella Pinacoteca Vaticana. nell'affresco, intenso di colore e notevole per la rigorosa inquadratura prospettica, le figure hanno un più ridotto nesso compositivo con la cornice architettonica rispetto a quelli di Piero della Francesca, ma, pur nella solennità degli atteggiamenti, presentano una caratterizzazione individuale ed un senso di umana cordialità che mancano alle opere di piero. Nel 1480 circa M. aveva dipinto nell'abside della chiesa dei SS. Apostoli a Roma un vasto affresco con l' Ascensione , impostando un'ardita costruzione prospettica, ricca di scorci e dipinta con luminosi e accesi colori; dell'affresco, andato in gran parte distrutto in occasione del rifacimento settecentesco della Chiesa, restano solo i famosi Angeli musicanti che si conservano al Quirinale (iter 3) e nella Pinacoteca Vaticana (iter 9) . Altre opere sue sono le due tavole con S. Marco Papa e S. Marco Evangelista nella chiesa di S. Marco in Roma , la decorazione della cappella del tesoro nella basilica di Loreto (eseguita, 1477, in collaborazione con M. Palmezzano), gli affreschi della Cappella Feo in S. Biagio a Forlì. Oltre che sul suo conterraneo e collaboratore M. Palmezzano, M. esercitò una profonda influenza su Timoteo Viti, su Giovanni Santi e sulla scuola romana del tardo Cinquecento.