Categoria: Artisti
Nome: Giulio Romano
 
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Giovanissimo, entrò nella cerchia degli scolari di Raffaello, di cui divenne l'allievo più fedele tanto che il maestro gli affidò la direzione della decorazione delle Logge Vaticane e lo ebbe suo collaboratore nell' Incendio di Borgo nelle Stanze (iter 9) . A G. si deve anzi attribuire la esecuzione di altri affreschi delle Stanze ( Giuramento di Leone III; Apparizione della croce a Costantino ), condotti a termine dopo la morte ( 1520 ) di Raffaello; la sua mano è anche visibile nella parte inferiore della Trasfigurazione che Raffaello aveva lasciato incompiuta. La maggiore delle opere decorative del maestro fu però eseguita dopo che egli, per sfuggire al sacco di Roma (1527), si fu rifugiato a Mantova. Qui egli ricevette dal duca Federico l'incarico di costruire il Palazzo del Te, un edificio destinato a feste e conviti, e il palazzo di Marmirolo oggi distrutto. Meglio che le opere di architettura compiute a Roma ( completamento del Casino di Villa Madama ), ancora improntate a schemi rinascimentali, il Palazzo del Tè rivela un gusto scenografico e suntuoso pienamente manieristico. Effetti altrettanto scenografici, arricchiti da una emotività quasi romantica e dalla studiata ricerca dell'orrido, sono ricercati da G. nella decorazione pittorica che, con la collaborazione (li aiuti, egli eseguì nell'interno del Palazzo del Tè, specie nei celebri affreschi della Sala dei Giganti. Con risultati non sempre felici, motivi raffaelleschi si associano ad altri derivati dal Correggio o da Michelangelo nelle numerose pale di altare prodotte da G. ( Madonna col Bambino e Santi , Roma, S. Maria dell'Anima ; Madonna col Bambino , Firenze, Uffizi; serie della Sacra Famiglia , Dresda, Louvre, Pitti; ecc.).

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