Categoria: Artisti
Nome: Baldassare Peruzzi
 
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Pittore e architetto italiano (Siena 1490 - Roma 1536). Si era formato a Siena, dove subì la influenza del Pinturicchio in pittura e di Francesco di Giorgio in architettura; poco più che ventenne, si recò a Roma per approfondirvi la propria preparazione di architetto compiendo studi e ricerche sull'antichità classica. Quando, anzi, nel 1510 ottenne da Agostino Chigi l'incarico di erigere la Farnesina (di fronte alla Galleria Nazionale di Palazzo Corsini, in via della Lungara - Iter 5 ), egli pensò di costruirla e di decorarla tenendo presente la descrizione che Ovidio dà della reggia del Sole nelle Metamorfosi . La struttura architettonica del bellissimo edificio, con la sua armonica purezza di linee ancora di spirito quattrocentesco, si attiene allo stile di Francesco di Giorgio; la decorazione pittorica invece consente di seguire la evoluzione del pittore: mentre i fregi del pianterreno, pur dimostrando lo studio di antichi encausti, si richiamano al Pinturicchio, gli affreschi del salone superiore, anche se memori degli esempi della Galatea di Raffaello e della Stanza della Segnatura, con le loro ricerche di illusionismo prospettico hanno un carattere già manieristico. Ricordi da Raffaello e dall'antico sono presenti anche nella Presentazione al Tempio nella chiesa di S. Maria della Pace, ma quando (1515 circa) giunse a Roma il Sodoma, fu questo maestro a suggerire al P. i modi per gli affreschi per la Cappella Ponzetti in S. Maria della Pace (iter 6) che sono il suo capolavoro pittorico. Nel 1527 il P. si allontanò da Roma; dopo aver operato in Emilia (progetto per la facciata di S. Petronio a Bologna; sistemazione dell'interno di S. Niccolò a capri) e a Siena (progetto per il Nuovo Duomo; palazzo Pollini; Villa Belcaro; affresco con Augusto e la Sibilla nella chiesa di Fontegiusta), tornò (1532) a Roma e quivi creò un altro capolavoro nel Palazzo Massimo alle colonne (iter 5), originalmente risolto nel prospetto dolcemente convesso che si distende ad inquadrare l'ombrosa profondità di un portico architravato . È anzi proprio questa ricerca di effetti di ombra e di luce che rivela nel P. il primo, e grande, architetto manierista. Il figlio GIOVANNI SALUSTIO O SALVESTRO (n. forse a Siena - m. Vienna 1567) fu anche egli architetto, operoso a Roma (facciata della chiesa di S. Maria in Traspontina ) e a Vienna.

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