Da Vulci a Canossa

Comunicato N.1 del 17 aprile 1997

  Il 7 maggio '97 un centinaio di cavalieri partono da Vulci (VT) e, risalendo un tratto della via Clodia seguendo antichi tracciati, si immergono nel cuore della campagna toscana attraversando le province di Grosseto, Siena e Firenze. Proseguono il viaggio verso Reggio Emilia dove arrivano il 22 maggio.

Il Comitato per le Vie Verdi d’Europa si è recentemente costituito in Toscana e riunisce forze attive sul territorio - enti, associazioni, consorzi - operanti nei settori del turismo equestre, del turismo culturale, l’agriturismo e la tutela dell’ambiente.

Scopo del Comitato per le Vie Verdi d’Europa è la realizzazione di una rete di percorsi attraverso l’Italia, fruibili sotto il profilo ambientale, culturale e agrituristico e ricollegabile ad analoghe iniziative europee per la riscoperta dei grandi percorsi storici e la salvaguardia delle aree selvagge.

L’Italia è attraversata da una rete di antichi percorsi che hanno rappresentato vie di transito importantissime: erano le vecchie vie consolari, doganali, i percorsi per la transumanza e le strade battute dai pellegrini. Fra queste ultime la più importante è la via Francigena che, lungo i suoi innumerevoli percorsi intorno ad un asse centrale che parte dall’Inghilterra e passando dalla Francia attraversa tutta l’Italia, reca le tracce delle moltitudini di pellegrini e crociati provenienti dal Nord Europa e diretti a Roma e in Terrasanta: antichi borghi, castelli, abbazie rappresentano un patrimonio da riscoprire attraverso quelle vie che, cadendo in disuso in seguito ai mutamenti storici e sociali, possono oggi essere ripercorse a cavallo, a piedi o in mountain-bike.
 
Il Comitato per le Vie Verdi d’Europa intende quindi studiare gli antichi tracciati anche con l’ausilio di consulenti storici, ed esplorare le vie individuando eventuali strade alternative in caso di inagibilità dei percorsi (le strade verdi dei metanodotti, ribattezzate tratturi del 2000, rappresentano una interessante soluzione). I percorsi saranno poi opportunamente tabellati per una più facile fruizione e saranno comprese anche indicazioni delle strutture attrezzate per le soste notturne, quali aziende agrituristiche o altro.

Le informazioni su tutta la "Rete Verde", raccolte e organizzate in una banca dati, saranno divulgate con il supporto dei più adeguati mezzi di comunicazione.

L’impresa che ha inizio il 7 maggio segna l’inaugurazione di un nuovo percorso, ma ha dei precedenti: nel 1995 molti degli stessi cavalieri che attraversano Lazio, Toscana ed Emilia Romagna, partirono dal Parco Regionale del Gargano, in Puglia, e arrivarono fino al Parco Regionale d’Abruzzo lungo i tratturi; nel giugno 1996, dall’Abruzzo raggiunsero il Lazio e la Maremma toscana transitando, oltre che sui tratturi, sull’antico tracciato di due importanti vie consolari: la Tiburtina e la Salaria.

 

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