La gioia di andar piano

Sandro Vannucci

 

Quando impieghi un giorno intero per un tragitto che in auto ti porta via mezz'ora, il tempo si riempie di tutto quello a cui la velocità ti ha ormai costretto a rinunciare: fai il pieno di colori, di odori, di disagi, di fatica. Il sentiero diventa il "tuo" sentiero, lungo il quale trovi i segni di tanti passaggi, un castello, un tabernacolo o una fonte, e puoi seminare, come faceva Pollicino con i sassolini, i tuoi ricordi. I miei sassolini attraversano tutta l'Italia, dal Gargano al Lago Nero in Val di Susa, ai confini con la Francia. Un percorso da pellegrini medievali, su strade simili e con ritmi identici a quelli di allora. Svegliarsi e mettersi in cammino, fare una breve sosta per mangiare, poi ancora in marcia fino a sera. E così di nuovo il giorno dopo. Sembra una cosa da nulla, ma provate a farlo per un paio di settimane e il vostro rapporto con la natura e con la storia cambierà. Come è cambiato il mio. E come è successo a un professore di storia medievale che, dopo un paio di giorni con noi, mi ha detto di considerare ora con un differente rispetto tanti racconti di viaggio senza motore. Ma anche le strade, se non vengono percorse, si estinguono. Come gli animali domestici, ai quali non riconosciamo più una vera utilità. Come le piante, che cedono alla produzione. Come le tradizioni, che cedono alle mode. Come le colture, che cedono all'appiattimento, spesso agevolato dalla televisione. Ma questo grande percorso da sud - est a nord - ovest, questa via verde di 1700 chilometri, esiste davvero, non è virtuale, non è soltanto televisione. E il Comitato per le vie verdi d'Europa, formato da cavalieri, ma anche ciclisti e da grandi camminatori, ha trovato un grande alleato: il WWF Italia, con cui sta già studiando la Via dei Parchi, un percorso che attraversa tante aree protette, da sud-ovest a nord-est, dalla Calabria al Friuli. Questa via, sovrapposta a quella già segnata sulle carte, traccerà sulla penisola una sorta di grande "X" che avrà toccato tutte le regioni italiane. E in ogni zona, statene certi, ad andar piano si scoprono grandi tesori: di natura, cultura, tradizioni e anche di pietanze.

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si ringrazia Sandro Vannucci per la gentile concessione