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Comunicato stampa WWF Italia domenica 17 aprile 1997


Vie Verdi d'Europa: Vulci - Canossa

Questo itinerario attraversa alcune delle zone italiane in cui la continuità ecologica e ambientale è ancora in una situazione soddisfacente tanto da garantire il funzionamento dei meccanismi biologici che regolano la vita delle specie vegetali e animali.

Nonostante questo alcune interruzioni si interpongono al cammino. Nella zona tra Civita Castellana e Bolsena si alternano aree meglio conservate, come i valloni tufacei del viterbese, il Lago di Vico e i Monti Cimini, ad altre in cui, soprattutto l’agricoltura ha decisamente alterato la struttura della vegetazione spontanea e di conseguenza la composizione della fauna. Questa campagna rimane comunque estremamente ricca di elementi naturali (siepi, grandi alberi, forteti) e la fauna conserva elementi importanti (Lanario, Starna, Albanella minore, Tasso, Istrice). Proprio in questa area è presente la Riserva Regionale del Lago di Vico: una delle riserve meglio conservate del Lazio. I boschi decidui (querce e faggi) ospitano sia in inverno che durante il periodo riproduttivo importanti specie di uccelli. Nel lago sostano durante le migrazioni e nella cattiva stagione migliaia di uccelli acquatici. Tra i mammiferi occorre ricordare la presenza del Gatto selvatico e della Martora.

La parte di itinerario tra Vulci e Poggio di Villole/Monteriggioni, soprattutto nel tratto meridionale, attraversa una zona con un alto indice di continuità ambientale a causa del basso impatto antropico. Qui è presente l'Oasi WWF di Vulci che comprende pareti rocciose, torrenti e gole. Sembra essere ancora presente la Lontra, mentre tra gli uccelli nidificano il Falco pecchiaiolo, il Nibbio bruno, il Biancone e il Lanario. La rete di corsi d’acqua costituita dal Fiora, l'Olpeta, l'Albegna e altri torrenti minori, fino al complesso idrografico del Farma-Merse, costituisce una delle aree più importanti per la Lontra in Italia. Siamo nella Maremma Tosco-Laziale che rappresenta ancora un importante complesso integro anche se strade, centri urbani e agricoltura mettono a rischio la sua continuità ecologica.

Proseguendo verso nord si raggiunge Rocchette. Qui il WWF, attraverso il Fondo Foreste costituito con le donazioni dell’Operazione Beniamino, ha creato l'Oasi di Rocconi: 125 ettari di bosco mediterraneo (cerri, roverelle e lecci) in cui vivono, tra le altre specie, il Capriolo, il Biancone e il Lanario.

Un’altra frattura ambientale si attraversa tra Firenze e Pistoia; qui l'elevata densità abitativa, l’incrocio di due autostrade (Autostrada del Sole e Firenze-mare) e decine di altre strade principali compromettono lo spostameno di fauna e l’integretà degli ecosistemi.

Più a nord, si attraversa la Garfagnana, entrando in quel "corridoio" ecologico che percorre con una relativa continuità la dorsale appenninica. L'ospite più importante di questa area è uno dei mammiferi che, ripercorrendo proprio questa via, è giunto sin sulle Alpi marittime: il Lupo.

 

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dai nostri viaggi sulle vie verdi d'Europa, iniziato nel 1994, che hanno ritracciato il Grande Trek tra il Tavoliere delle Puglie e la Francia