SOVANA

Toscana GR

La storia di Sovana ricalca, in epoca medioevale, quella di Sorano (Aldobrandeschi, poi Orsini); con gli Orsini cominciò la decadenza, che fu aggravata dalle lotte con Siena e dalla malaria (sotto i Medici e i Lorena). Sovana, prestigiosa ex-capitale della contea, agli inizi del XV secolo era in uno stato di tale decadenza da sottomettersi volontariamente a Siena.

Il paese è famoso per i natali dati (al numero 29 di via del Duomo, dice la tradizione) intorno al 1013 al monaco Ildebrando, poi Papa Gregorio VIl, che umiliò a Canossa Enrico IV, augusto imperatore del Sacro Romano Impero. Il borgo oggi è quasi disabitato; quando nel 1846 iniziarono le prime esplorazioni delle tombe rupestri, il paese contava solo 110 abitanti.

NELL' ETRURIA

Sovana, l'etrusca Suana, è isolata su un pianoro (291 m.), tra le gole dei fossi Folonia e Calesine. Un tempo dominava il medio corso del fiume Fiora, ed era tramite commerciale tra la regione mineraria del Monte Amiata e il mare; per questo diventò il centro principale della zona rurale circostante ("regina della Maremma"). Fiorì nel VII-VI secolo a.C., per poi decadere, e rifiorire in epoca romana tra il III e il I secolo a.C.; l'influenza romana dopo la conquista dell'Etruria non fu tanto forte da cambiare profondamente Sovana, che mantenne la scrittura etrusca fino al I secolo a.C.
A Sovana si trova una delle più importanti necropoli etrusche, sia per la varietà delle sepolture che per l'ambiente che le circonda. La "Valle dei Morti", più piccola di altre necropoli vicine, fu scoperta nel 1843 ma fu esplorata in modo accurato negli anni 1926-27. Le tombe del VII sec. a.C. sono a fossa coperta con lastroni; si diffusero poi le tombe a camera, con vestibolo aperto e ingresso incastonato in una nicchia. La tomba più famosa è la monumentale tomba Ildebranda (III-II sec. a.C.), completamente scavata nella roccia e a forma di tempio. La camera sepolcrale , a differenza dell'esterno, manca di decorazioni ed è scolpita quasi rozzamente rispetto alla grandiosità dell'edifício superiore; fu chiamata così dal suo scopritore in onore di Ildebrando da Soana, poi papa Gregorio VII. La tomba è stata costruita in una posizione dominante sull'antica strada etrusca del "Cavone" ; i nunerosi ex-voto trovati nelle sue vicinanze dimostrano che, in tempi passati, la tomba aveva un valore sacro, oltre che monumentale.
Oggi la città medioevale ricopre l'area dell'antico centro etrusco-romano; incorporati nelle mura medioevali si vedono ancora tratti di quelle etrusche, a blocchi di tufo disposti ad "opus quadratum".

Link:

Le città del tufo

Le vie cave

 

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