Nel 1997 si formava l'associazione
Vie verdi d'Europa


VVE compie 20 anni

è tempo di "cambiare passo"

Era il 1997, ancora non esisteva Google e internet era agli esordi.

I fondatori di Vie verdi d'Europa già da un paio d'anni stavano scoprendo i tratturi e iniziavano a mappare il teritorio lungo i percorsi che stavano attraversando con Linea verde, il programma di Rai Uno.

LUNGHI LENTI VIAGGI - In soli tre anni si fece strada l'idea del viaggio lento che oggi, dopo venti, è diventato un consolidato modo si muoversi in sintonia con l'ambiente. In quel 1997 si mappò il primo grande trek collegando i tratturi alle maremmane e al percorso Matildico con l'aiuto dell'Istituto Geografico Militare. In Italia non era assodato nemmeno il termine greenways usato all'estero

METTERE A SISTEMA - Questo anniversario nell'era dei big data, ci porta a fare delle riflessioni. Serve lo sforzo di tutti per un salto di qualità. Altrimenti da ora in avanti basterà il lavoro che i grandi del web, i cosiddetti OTT nuovi padroni del mondo, già stanno facendo bene.

PICCOLO - Non basta più l'impegno dei convinti sostenitori e dei piccoli imprenditori che attraverso centinaia di piccole aziende, per lo più a conduzione familiare, si sono dedicati con passione e sforzi a volte sproporzionati a diffondere e condividere la loro personale conoscenza nella speranza di veder crescere questa filosofia di vivere. E i "piccoli" rappresentano in Italia l'80% della realtà agricola.

INTERNET E SOCIAL - La riflessione va al web, a internet, che abbiamo subito abbracciato per aiutare la diffusione di questa meravigliosa idea di lentezza sulle Vie Verdi. Questo odierno modo di essere e vivere annulla quasi del tutto la mediazione e le distanze spazio-temporali, con la sua velocità sta producendo in tutti i campi un effetto dirompente che rischia di ottenere spinte contrarie alla nostra idea.

SLOW ? - La velocità del pensiero sembra essere allineata con lo sbocco nei social che tutti usiamo e provoca una sensazione quasi dopante che ci porta a pretendere sempre di più in sempre minor tempo. Spesso minimizziamo anche gli ostacoli al punto da ignorare i progressi. Così siamo a volte insoddisfatti anche quando le cose non vanno poi troppo male.

UN SUCCESSO - Quello che oltre 20 anni fa a noi sembrava un sogno oggi è alla portata di tutti con un telefonino, ma sembra non bastarci più. Si sono moltiplicate le associazioni e le applicazioni e questo è un bene. Ora serve un cambio di passo, per mettere a regime quello che abbiamo fatto, unire le forze per tornare lentamente a viaggiare, da soli o in gruppo, riaffermando dal basso l'unicità delle nostre iniziative.

 

CM 2016

 

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