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Lungo via dei Cestari passiamo accanto a Santa Maria sopra Minerva, bella e grande chiesa duecentesca, fu disegnata dagli stessi frati Domenicani che eressero a Firenze S. Maria Novella (1280-1290). Il nome «sopra Minerva» si deve all’antico tempio di Minerva Calcidica, sopra il quale si riteneva che fosse stata edificata la chiesa. é un raro esempio di arte gotica a Roma. Richiamano questo stile gli archi moderatamente acuti sorretti dagli alti pilastri cruciformi che scandiscono le navate.
Sotto l’altare maggiore, in un sarcofago di marmo riposa il corpo di S. Caterina da Siena (1347-1380); la santa dedicò gran parte delle proprie energie per riportare la sede pontificia da Avignone in Francia a Roma. Dopo il trasferimento definitivo di papa Gregorio XI, S. Caterina si ritirò nel convento adiacente alla Chiesa dove trascorse i suoi ultimi anni. Le sue lettere a re, papi ed altri personaggi, hanno una grande importanza politica, una fragranza spirituale, un elevato valore letterario.
A sinistra dell’altare è collocata la famosa statua di Cristo con la Croce, che Michelangelo scolpì dal 1514 al 1521. Nel transetto sinistro è la pietra monumentale di Frate Giovanni da Fiesole (1387-1455) uno dei più grandi pittori del Quattrocento italiano, noto con il nome di Beato Angelico. Nel coro sono collocate le tombe monumentali di due papi medicei del Rinascimento, Leone X (1513-21) e Clemente VII (1523-34) di Antonio da Sangallo il giovane.
L’Obelisco egizio della Minerva fu eretto da Bernini.

vedi anche Obelischi

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( vedi mappa Iter 6 )


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