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Nella Basilica di S.Pietro, nella prima cappella della navata destra, si può ammirare la Pietà scolpita tra il 1498 e il 1499da un Michelangelo Buonarroti poco più che ventenne. Rivela una raccolta e meditabonda serenità che, nella sua alta spiritualità religiosa, formalmente conclude le esperienze plastiche quattrocentesche apprese a Firenze e e inizia quelle del Cinquecento.
In fondo all’immensa navata centrale, il Baldacchino, vero manifesto dell'architettura barocca è opera di Gian Lorenzo Bernini. Fu fatto con il bronzo tolto dal soffitto del portico del Pantheon (circa 450.000 libbre rimosse sotto Urbano VIII) e ricopre l’altare maggiore. Denota l'ispirazione, propria di tutto il periodo barocco, a superare nell'atto creativo ogni distinzione tra le tre arti, così rigorosamente tenute separate dal razionalismo rinascimentale. Non per nulla il Bernini addestrava quotidianamente la sua fantasia con una intensa attività di scenografo e organizzando spettacoli teatrali, per i quali dettava talora il testo, come ci ha confermato il reperimento di una sua commedia. Questo gusto per il pittoresco e per lo scenografico, questa fusione tra elementi architettonici e valori plastici è dominano nel baldacchino di S. Pietro, opera insieme di architetto e di scultore, elevata nel giro di nove anni (1624-33) a riempire il gran vuoto all'incrocio delle navate bramantesche sotto l'altissima Cupola di Michelangelo; in esso il motivo classico delle colonne tortili è rinnovato con impetuoso movimento ascensionale fino al sontuoso coronamento di bronzo brulicante di angeli. Nel sottosuolo dell’attuale basilica, corrispondente al livello della primitiva costruzione costantiniana, sono i monumenti funebri di molti papi.
Dalla Cupola la vista è affascinante: uno spettacolo indimenticabile della Città eterna.


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