La vastità della navata centrale ha come sfondo un imponente tabernacolo che risale alla seconda metà del trecento, ornato da dodici affreschi di piccole dimensioni, attribuiti a Barna da Siena. Più in alto, le reliquie delle teste di San Pietro e Paolo sono contenute in preziosi contenitori d’argento. Sotto al tabernacolo è l’altare papale, voluto nel 1367 da Urbano V e restaurato nel 1851, dal quale può dir messa solo il Pontefice. In basso, nella confessione, su di una lastra di bronzo, pregevole opera di Simone Ghini (1443), fratello di Donatello, è scolpita la figura giacente di Martino V con l’iscrizione «temporum suorum felicitas». Il presbiterio e l’abside, nel fondo della Basilica, sono un rifacimento di Francesco Vespignani (1884-86); incaricato da Leone XIII di estendere l’abside, l’architetto trasportò e restaurò abilmente l’antico Mosaico del Redentore. Questo risale alla prima costruzione della basilica (IV secolo) e fu restaurato una prima volta nel 1291, quasi un millennio più tardi, da Jacopo Torriti e Jacopo da Camerino. La sottostante Sedia papale è in marmi sfavillanti e preziosi mosaici. A sinistra della Crociera possiamo ammirare l’Altare del Sacramento, disegnato da Olivieri (1592-1604). Il presbiterio e l’abside, nel fondo della Basilica, sono un rifacimento di Francesco Vespignani (1884-86); incaricato da Leone XIII di estendere l’abside, l’architetto trasporto' e restauro' abilmente l’antico Mosaico del Redentore. Questo risale alla prima costruzione della basilica (IV secolo) e fu restaurato una prima volta nel 1291, quasi un millennio più tardi, da Jacopo Torriti e Jacopo da Camerino. La sottostante Sedia papale è in marmi sfavillanti e preziosi mosaici. A sinistra della Crociera possiamo ammirare l’Altare del Sacramento, disegnato da Olivieri; le quattro colonne di bronzo pare fossero state rimosse dal Campidoglio ad opera di Costantino. Sempre sulla sinistra, per una porta, si accede al Chiostro, ampio e armonioso capolavoro duecentesco di arte cosmatesca. Fu eseguito dalla più celebre famiglia di marmorari romani, i Vassalletto, autori anche del chiostro della Basilica di San Paolo.

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